Geriatria

GERIATRIA

L’Anziano Fragile nella Rete dei Servizi

A cura del Dott. Alessandro Francescon

L’invecchiamento della popolazione, caratterizzato in particolare dall'aumento degli ultraottantenni (grandi vecchi) comporta un aumento significativo di soggetti affetti dalla cosiddetta sindrome clinica da fragilità. 

La conoscenza scientifica geriatrica ha sviluppato, nell'ultimo ventennio , una particolare modalità di approccio all'anziano fragile rappresentata dalla valutazione multidimensionale geriatrica e da un modello di assistenza continuativa che consente il proseguimento delle cure dall'Ospedale al Territorio.
Tali modalità di intervento si sono dimostrate in grado di ridurre il numero dei ricoveri nei reparti di degenza Ospedaliera con conseguente riduzione dei costi sanitari, ma anche di un miglioramento della qualità della vita dei pazienti e sollievo per i familiari.

L’anziano fragile è frequentemente disabile, i suoi problemi di salute sono cronici, solo in parte reversibili.In esso, spesso, sono presenti problematiche di tipo socio economico come solitudine e povertà. Generalmente le patologie, interagendo tra di loro, si presentano in maniera atipica, rendendo difficile una diagnosi precisa; frequenti risultano pure le complicanze come malnutrizione, disidratazione, confusione mentale, reazioni da farmaci, infezioni ; a volte le complicanze sono anche chirurgiche. 
Tali situazioni portano spesso alla perdita dell'autosufficienza con conseguente istituzionalizzazione e talora può intervenire anche il decesso.

Per l’Anziano Fragile è utile elaborare un piano di assistenza personalizzato, di individuare le strutture e i servizi più adeguati per il singolo paziente (ADI, RSA, Medico Medicina Generale, Ospedale per acuti, Lungodegenza Geriatrica Riabilitativa, Day Hospital, Centro Diurno, Servizi Sociali, etc,), di verificare periodicamente l’efficacia degli interventi e se necessario di modificarli. 

Qualitativamente adeguato ai bisogni, si è dimostrato economicamente vantaggioso in quanto riduce il ricorso all’ospedalizzazione del paziente, a volte impropria, e può risolvere il problema delle dimissioni difficili e dei ricoveri ripetuti con conseguente riduzione dei costi dell’assistenza ospedaliera, che più di ogni altra voce incide sulla spesa sanitaria.

Le conoscenze Scientifiche Geriatriche sull'anziano fragile hanno consentito di sperimentare idonei modelli di cura grazie alla specifica formazione gerontologico geriatrica degli Operatori Socio Sanitari.

Sull'anziano fragile Hazzard, Autorevole geriatra Americano, nel 2004 scriveva “… un uomo, o più spesso una donna, che vive sul filo del rasoio, in bilico tra il mantenimento della propria indipendenza e il rischio di una tragica cascata di eventi patologici, disabilità e complicanze, che troppo spesso si dimostrano irreversibili, rappresentano i più complessi problemi che i medici e tutte le figure professionali sanitarie si trovano a dover affrontare…”
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